L’autorità giudiziaria ha disposto una nuova autopsia sul corpo di Michele Cimino deceduto lo scorso martedì 5 settembre dopo una passeggiata nel bosco di località San Marco in cui si era procurato una caduta. A seguito quanto emerso da indagini a seguito esame esterno sul corpo, confrontati con i fatti raccontati dai familiari dell’uomo sulle ultime ore del 76enne, l’autorità giudiziaria ha deciso di richiedere un ulteriore accertamento al fine di poter individuare la causa esatta della morte dell’uomo che, secondo quanto emerso, potrebbe anche essere stata causata da malore e su cui si cerca di far luce prima di procedere alla sepoltura.
La salma di Michele Cimino, dopo un primo esame a seguito della morte avvenuta martedì, era stata rilasciata e consegnata alla famiglia per poter procedere con la celebrazione della cerimonia funebre e la sepoltura. Cerimonia programmata per il pomeriggio di ieri, 7 settembre, presso la Chiesa di San Marco a Teggiano. Nella mattinata, però, i carabinieri arrivano presso l’abitazione del defunto presentando l’ordinanza con cui il magistrato ha disposto il sequestro della salma al fine di effettuare un più approfondito esame autoptico e risalire all’esatta causa del decesso. Secondo quanto emerso pare che il 77enne, nei giorni scorsi, mentre stava effettuando una passeggiata nel bosco vicino a San Marco, sia caduto. Rimessosi in piedi è rientrato a casa dove ha iniziato a lamentare dolori al braccio.
La famiglia ha quindi deciso di portarlo in ospedale per effettuare gli accertamenti del caso dove però, poco dopo, sarebbe deceduto. Toccherà ora all’autorità giudiziaria ricostruire l’accaduto e risalire all’esatta causa della morte prima di poter procedere con le esequie che, a seguito dell’ordinanza, sono state annullate e rinviate a data da destinarsi.