“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.” Sono solo i primi punti dell’Art. 33 del Titolo 2 su Rapporti etici e sociali della Costituzione Italiana.
Un articolo che, però, non ha mai interessato un’altra parola fondamentale per i rapporti etici e sociali di una o più comunità ossia lo Sport. L’articolo, infatti, che rientra nella parte della Costituzione Italiana dedicata all’istruzione e all’educazione dei cittadini ed in particolare dei ragazzi per la cui formazione vige un obbligo costituzionalmente riconosciuto per i genitori di formare i figli, non si è mai tenuto conto dell’importanza dello Sport nell’educazione, nella tutela della salute e nell’insegnamento di sani valori e principi morali.
Tutte caratteristiche che le attività sportiva cercano di trasmettere e in cui sono impegnate diverse società e scuole dedite proprio alla preparazione dei ragazzi dalla più tenera età fino all’adolescenza. Ora, però, tutto questo è cambiato. Il Parlamento italiano ha approvato all’unanimità la Proposta di Legge per l’inserimento della parola Sport nell’articolo 33 della Costituzione e, pertanto, per assegnare allo sport e alle società che educano allo sport, lo stesso valore della scuola e, più nel dettaglio, dell’arte e della scienza. Un percorso lungo ed articolato che ha visto la fine solo nella giornata di ieri quando la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità dei presenti ossia con 312 voti su 312 presenti, la Proposta di Legge che inserisce nell’art. 33 della Costituzione Italiana l’attività sportiva.
“Un traguardo atteso da tempo, – commenta soddisfatto il Senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone – fin da quando fu presentato il primo progetto di Legge Costituzionale da parte del Capogruppo al Senato di Alleanza Nazionale, Senatore Giulio Macerati, nel 1997. Un mondo di milioni di praticanti dello sport, da quello di base fino ai campioni, aspettava questo riconoscimento. Lo sport non è più figlio di un Dio minore e riceve il massimo riconoscimento dopo 75 anni in cui era rimasto negletto. Non è un caso che questo si concretizzi proprio in questa legislatura perché per Fratelli d’Italia e il centrodestra è stato inserito nel programma di Governo”.
Con l’approvazione alla Camera dei Deputati della Proposta di Legge, dunque, all’art 33 ci sarà un’aggiunta ossi: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Ciò significa che lo Stato Italiano, riconoscendo il valore educativo dello sport, avrà in compito di promuovere e valorizzare l’attività al’interno delle scuole per far si che tutti possono accedere all’educazione sportiva.