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Si fingono nullatenenti per far pagare allo Stato la parcella dell’avvocato. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha scovato un centinaio di furbetti nel 2019 e già 14 nel 2020.
Le Fiamme Gialla hanno eseguito un piano di controlli mirato nei confronti di coloro che, imputati in un processo penale, hanno chiesto il c.d. “gratuito patrocinio”. Perché le spese legali possano essere a carico dello Stato è necessario dimostrare di non potersi permettere la parcella. Chi ha un reddito particolarmente basso, presenta quindi un’istanza, corredata dalla documentazione che attesta il possesso dei requisiti necessari per il cosiddetto “accesso gratuito alla giustizia”.
La Guardia di Finanza ha analizzato le autocertificazioni mediante il confronto con gli indicatori del tenore di vita e le attività economiche eventualmente svolte dall’intero nucleo di familiari e conviventi. Incrociando le dichiarazioni con gli elementi reddituali e patrimoniali che risultano dalle tante banche dati informative, ha così scoperto numerose certificazioni non veritiere.
Sui quasi 1000 controlli eseguiti nel 2019 un centinaio sono stati i casi accertati di falsità e/o di omissioni riscontrate. I soggetti che hanno tentato di avvalersi indebitamente della misura agevolativa, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffa ai danni dello Stato e rischiano ora il carcere fino a 5 anni e una multa fino a 1.500 euro.
Tra questi vi è un cittadino che, nel chiedere di farsi pagare le spese legali, ha dimenticato di dichiarare il possesso di ben 21 fabbricati e 53 terreni di proprietà.
Rosa ROMANO
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