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Allacci abusivi e furti continuano ad essere al centro delle operazioni da parte dei carabinieri, con i militari della compagnia di Sapri, al comando del Capitano Emanuele Tamorri che in tre distinte operazioni hanno deferito alle competenti autorità giudiziarie altrettante persone resesi responsabili del reato di furto. Si amplificano infatti gli avvenimenti di cronaca che prevalentemente vanno ad interessare reati di furti che su decisione del ministro della giustizia Orlando potrebbero essere considerati lievi e quindi non perseguibili con conseguente archiviazione. Intanto però i dati parlano chiaro con un conseguente aumento dei reati quali, furti, borseggi e truffe. Dati che sono riscontrabili anche nel territorio a sud della provincia di Salerno. I militari dell’arma sono spesso chiamati ad intervenire su denunce di tale genere, riuscendo spesso ad individuare i malviventi. Come nelle ultime ore con i carabinieri della Compagnia di Sapri che hanno individuate, a seguito accurate indagini investigative i responsabili dei furti tra Policastro Bussentino e Vibonati. In particolare i militari della stazione di Vibonati, hanno deferito una 62enne, un 44enne ed un 30enne per reati commessi singolarmente i tre distinte operazioni. In un primo caso i carabinieri a seguito controlli e accertamenti hanno appurato che la donna, da circa 2 anni, riforniva la sua abitazione, sita a Vibonati, di acqua potabile, attraverso l’allaccio abusivo ad una condotta idrica del Consac S.P.A.. In un altro caso un 44enne, sempre di Vibonati, è stato ritenuto responsabile di furto di gasolio da automezzi parcheggiati nell’area del Centro Commerciale Le Ginestre. Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza è stato possibile appurare che l’uomo in più occasioni aveva prelevato gasolio dai mezzi di una ditta che stava effettuando dei lavori. Infine, sempre i militari della stazione di Vibonati, a Santa Marina nella frazione di Policastro Bussentino hanno scoperto che un 30enne aveva abusivamente sottratto energia elettrica all’Enel, attraverso un collegamento non autorizzato di un filo alla condotta. Le tre persone, tutte deferite all’autorità giudiziaria sono ritenute responsabili del reato di furto aggravato.