Il pellegrinaggio sulla vetta del Cervati dei “marunnari”, inserito nel Patrimonio tra gli Elementi Culturali Immateriali Campani da tutelare, sarà protagonista, domani, alla prima edizione di Open Outdoor, il salone dedicato al tempo libero e alla vacanza open air, che si tiene a Paestum, al Centro Espositivo Next, da oggi al 16 aprile.
In particolare, domani, presso la Sala Cilento, dalle 11, è previsto il convegno “Viaggio Italiano: tra cammini religiosi e aree sacre della Campania”, con gli interventi di Felice Casucci Assessore Regionale al Turismo; Pasquale Sorrentino Delegato al Turismo della Provincia di Salerno; Pino Anzani “Itinerari religiosi come risorsa del Cilento Patrimonio Mondiale Unesco”; Settimio Rienzo “Il cammino di San Nilo: un’esperienza vincente”; Domenico Nicoletti “Sette sorelle del Cilento-Vallo di Diano”; e Olimpia Niglio, del Centro Internazionale di Studi sulle Culture del Pellegrinaggio. A coordinare i lavori sarà il giornalista Lorenzo Peluso, referente del Comune di Sanza “Borgo dell’accoglienza”.
Il processo di valorizzazione del territorio promosso dal Comune di Sanza diviene esperienza collettiva da condividere, partendo dal riconoscimento della tradizione dei “Marunnari” del Cervati che su candidatura del Comune, la Giunta Regionale della Campania ha iscritto nell’Inventario IPIC per l’anno 2020, degli Elementi Culturali Immateriali Campani. Il pellegrinaggio al Santuario è una delle manifestazioni più importanti della religiosità popolare campana. Presenta riti ascrivibili a culturalità pre-cristiane, stratificate nel pellegrinaggio attraverso la mediazione del monachesimo italo greco. Spicca ad esempio l’offerta di Cente, barche votive realizzate con candele e decorate con fiori e grano, portate in omaggio alla Vergine prevalentemente da donne scalze. Ogni anno poi si rinnova la millenaria tradizione dei “marunnari” che il 26 luglio, in una sfida contro il tempo e contro la fatica, si inerpicano verso la vetta del Cervati, dandosi il cambio in modo sincronizzato ed armonico. Un rituale che poi si ripete la notte tra il 4 ed il 5 agosto, ridiscendendo la Sacra vergine in paese.
Tutto questo dunque domani sarà protagonista in una vetrina di profilo internazionale, quella del Salone “Open – Outdoor Experiences” di Paestum, che ha lo scopo di accendere i riflettori sul patrimonio naturalistico e culturale italiano mediante un nuovo concetto di fruizione turistica basata sulla sostenibilità, il benessere e l’accessibilità dei luoghi, dunque valorizzando il Turismo Lento, i Cammini Culturali e Religiosi e le attività Outdoor.