San Pietro al Tanagro, “Pedalata Della Speranza Napoli-Lourdes”: il racconto dell’esperienza

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Nella giornata di ieri, oltre alla Santa Messa in onore delle vittime della Strada,  San Pietro al Tanagro è stato interessato anche da un’altra iniziativa che si è svolta nella mattinata con incontro nel corso del quale si è parlato dell’evento della Pedalata di Speranza “Pellegrini su due ruote “Napoli-Lourdes”. In questi tempi di precarietà, di solitudine e smarrimento delle coscienze, un gruppo di amici accomunati dalla passione per il ciclismo, ha lanciato un messaggio di pace, fratellanza e speranza per un mondo migliore. Il pellegrinaggio ha attraversato, in diverse tappe, l’Italia fino a giungere Lourdes. Domenica mattina, alle ore 09:30, il gruppo di ciclisti della Campania si è ritrovato a San Pietro al Tanagro dove si è svolto un incontro nella Sala Convegni del Comune. Ad attenderli il Sindaco Domenico Quaranta, l’Assessore al Turismo Antonio Pagliarulo, il Parroco Don Franco Maltempo ed il Presidente del ciclo Team Tanagro Pietro Costa. La mattinata si è rivelata particolarmente interessante e ricca di racconti che sono sfociati, il più delle volte, in momenti di commozione che hanno pervaso tutto il pubblico presente. Durante l’incontro è stato proiettato anche un video nel quale sono stati presentati i momenti salienti ed emozionanti delle tappe e dei posti visitati. Ad ogni tappa, fermata in luoghi sacri: il Duomo di Grosseto e quello di Livorno, la cattedrale di Pisa, la chiesa di Viareggio, la cattedrale di Genova. Tra loro anche ex professionisti del ciclismo: Vincenzo Pannone, Pierino Petretta, Gabriele Trerotola, Giuseppe Di Sciorio, Pierangelo Criscione  oltre a Pasquale Piacente, Luigi Russo, Carmine D’Aniello, Raffaele Giorgio, Domenico D’Aiello, Ciro Di Rubba, Daniele Cafaro e  Angelo Stabile proprio di San Pietro al Tanagro. A promuovere l’iniziativa  è stato Gabriele Trerotola plurimedagliato ciclista solofrano. “Lourdes, ha spiegato Trerotola, è un simbolo di speranza. La fatica è stata grande ma la gioia nel raggiungere la nostra mete è stata infinitamente più grande”

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