Salerno, 25 anni da Tangentopoli. Stefania Craxi ricorda Vincenzo Giordano

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Nel pomeriggio di ieri è stato ripercorso a Salerno il periodo buoi di Tangentopoli che ha portato all’arresto di Bettino Craxi coinvolgendo anche Vincenzo Giordano all’epoca Sindaco di Salenro.

Una triste pagine della storia politica italiana che, secondo quanto emerso durante l’incontro di ieri, sarebbe stata privata di verità con il coinvolgimento di persone che si ritrovarono a dover subire condanne anche soltanto mediatiche a seguito dello stravolgimento di fatti e il racconto definito bugiardo di alcuni accadimenti.

A parlare della vicenda che colpì duramente anche la città di Salerno privata del suo sindaco Vincenzo Giordano Stefania Craxi, figlia di Bettino Craxi, all’epoca segretario del Partito Socialista ritenuto il padre di tangentopoli. Un’inchiesta partita il 17 febbraio del 1992, che provocò anche numerose vittime, con decine di suicidi e altre che, per via delle gravi accuse subirono un grave danno di salute fino a condurli alla morte.

Tutto ciò che fu Tangentopoli e cosa ne è stato dell’Italia dopo l’inchiesta che distrusse importanti partiti come il Partito Socialista Italiano e la Democrazia Cristiana segnando la fine della Prima Repubblica, è stato raccontato ieri con uno sguardo al futuro.

L’iniziativa è stata promossa da Gaetano Amatruda, vice coordinatore di Forza Italia Salerno che, ai nostri microfoni ha sottolineato come sia necessario ricordare ed analizzare con maggiore attenzione approfondendo le verità emerse successivamente, il periodo di Tangentopoli per poter ricostruire un futuro migliore per Salerno e per la politica italiana in generale. Ascoltiamo Gaetano Amatruda e le parole di Stefania Craxi

Anna Maria Cava

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