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“Un uomo sapeva già tutto del disastro ambientale nella cosiddetta Terra dei fuochi. Vent’anni fa conosceva nomi e trame di un sistema criminale composto da una cricca affaristica in combutta con la feccia peggiore della malavita organizzata e con le eminenze grigie della massoneria. Aveva scritto un’informativa rimasta per anni chiusa in un cassetto e ritenuta non degna di approfondimenti, ha continuato il suo impegno depositando, nell’ultimo periodo della sua vita, un’altra informativa. E’ morto il 30 aprile 2014, ucciso da un cancro. Dal 2011 è in corso il processo nato proprio grazie alla sua informativa”. E’ la storia di Roberto Mancini, il poliziotto che ha scoperto la Terra dei Fuochi, che ha combattuto l’ecomafia e che è stato riconosciuto dal Ministero dell’Interno come “vittima del dovere”, riconoscimento rievocato nel titolo del libro “Io, morto per dovere” dei giornalisti Nello Trocchia e Luca Ferrari e di Monika Mancini Dobrowolska, la moglie di Roberto che ha collaborato alla stesura. Il testo denuncia la connivenza tra le istituzioni e il crimine organizzato necessaria a gestire il grande business dei rifiuti tra Napoli e Caserta, è quindi un reportage giornalistico ma anche un racconto biografico. Domani alle ore 17:30 a Polla, presso la libreria Ex Libris Café, il Presidente dell’Associazione Voltapagina, Paola D’Angelo, presenterà il volume, alla presenza dell’autore Nello Trocchia e di Roberto De Luca, responsabile Condacons Vallo di Diano. Modera il giornalista Salvatore Medici.