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Ieri mattina è stato ritrovato lungo la SS 19 delle Calabrie il corpo senza vita della 69enne Isabella Panzella. Il ritrovamento, avvenuto nei pressi del campo sportivo, ha destato da subito molto scalpore. Il corpo della donna è stato rinvenuto al centro della carreggiata. Sarebbero stati alcuni cittadini che intorno alle 5.30 vedendo il corpo a terra hanno avvisato le forze dell’ordine. Immediato l’intervento sul posto dei carabinieri della compagnia di Sala Consilina che, dopo aver chiuso al traffico la strada, hanno effettuato tutti i rilievi del caso per capire l’esatta dinamica dell’accaduto. L’autopsia prevista per la giornata di oggi chiarirà la causa del decesso. E’ stato aperto un fascicolo dalla Procura di Lagonegro rappresentata sul posto dal magistrato Francesca Fresch giunta insieme al comandante della compagnia dei Carabinieri di Sala Consilina, il capitano Emanuele Corda. La donna ritrovata in tuta con il volto rivolto verso l’alto e la testa avvolta da sangue sarebbe morta intorno all’una di notte ed è stata ritrovata a cinque chilometri di distanza dalla sua abitazione. Forse una passeggiata notturna finita in tragedia oppure un omicidio? Due le ipotesi avanzate dagli inquirenti con l’ipotesi del pirata della strada più accreditata. Ci sono diverse stranezze che soltanto in queste ore saranno dissipate: che ci faceva la donna, una 69enne, all’una di notte lontana 5 km dalla sua abitazione, come mai era uscita senza il telefonino (visto che è stato ritrovato all’interno della sua abitazione dalle forze dell’ordine), davvero dall’una di notte, ora presunta del decesso, alle 5.30 del mattino nessuno abbia transito lunga la strada e non abbia visto il corpo della donna? Tante le domande a cui gli inquirenti proveranno a dare una risposta per risalire all’autore del fatto.