Impianto di biometano, emergono contraddizioni e Auletta Nova chiede spiegazioni

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Auletta Nova torna sulla questione dell’impianto di biometano in località Cerreta, con un’interrogazione scritta per chiedere spiegazioni al Sindaco circa la legittimità e la correttezza delle procedure amministrative messe in atto e di valutare eventuali azioni da intraprendere per la revisione del mega progetto.

“Non siamo per i NO a prescindere ma per il bene comune” hanno dichiarato fin dall’inizio di questa storia dalla lista Auletta Nova che è pronta a parlarne se si tratterà di “un progetto ‘su misura’ per Auletta. E hanno anche chiesto la convocazione di un consiglio sul tema ma il sindaco ha detto no. I dubbi emersi riguardano la grandezza dell’impianto che, giudicano sproporzionato per il territorio aulettese per la quantità sia di scarti di cui ha bisogno per funzionare sia del digestato da smaltire.

Ora tornano sull’argomento per chiedere al sindaco i motivi e i criteri in base ai quali l’amministrazione sta operando.

Ripercorrendo la vicenda nell’interrogazione ricordano che: con delibera di giunta a maggio scorso veniva autorizzata l’apertura del procedimento di variante allo strumento urbanistico, tramite conferenza dei servizi, per l’insediamento dell’impianto in località Cerreta. L’istanza della Neoagroenergie si limitava a richiedere testualmente “l’apertura della conferenza dei servizi per il progetto di realizzazione dell’impianto che è stato autorizzato con PAS – procedura abilitativa semplificata del 15 aprile 2021”. Ma la PAS – sottolineano – presuppone che il progettista abilitato attesti la compatibilità del progetto con gli strumenti urbanistici approvati e i regolamenti edilizi vigenti, e l’indizione della conferenza dei servizi rientra tra le prerogative del responsabile del SUAP.

Vogliono quindi sapere “se siano stati preventivamente accertati, in modo oggettivo e rigoroso, tutti i presupposti richiesti dalla legge e, nel caso, da quale soggetto o organo; se rispetto alla PAS sia stato adottato un atto di formale riscontro anche in relazione all’evidente contraddizione tra la presunta conformità urbanistica, dichiarata nell’istanza della Neoagroenergie, e la delibera di giunta fatta per attivare una procedura di variante allo strumento urbanistico”.

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