{vimeo}556553232{/vimeo}
Sventato femminicidio nel Vallo di Diano grazie alle forze dell’ordine che sono riuscite ad intervenire in tempo individuando l’arma con cui un uomo si era presentato al cospetto dell’ex moglie. La donna si era rivolta al Centro Antiviolenza Aretusa che ha collaborato, nell’ambito della rete di sicurezza posta in essere sul territorio a difesa delle donne, per chiedere tutela contro il marito che, già in passato, aveva manifestato atteggiamenti violenti nei confronti della donna.
L’uomo infatti, negli anni aveva più vlte maltrattato l’ex moglie anche davanti ai figlio e, pertanto, era già destinatario di un procedimento penale presso il Tribunale di Lagonegro per maltrattamenti in famiglia. Ciò però, pare non abbia impedito il ripetersi delle azioni violente contro la donna che, lo scorso aprile ha chiesto aiuto al Centro Antiviolenza Aretusa. Lo scorso 25 maggio un nuovo episodio violento si è consumato ma, la donna, è riuscita a chiedere aiuto ai carabinieri che sono prontamente intervenuti. Secondo quanto raccontato pare l’uomo avesse anche minacciato l’ex moglie di morte assicurando l’utilizzo di armi che aveva con se. Arma che, gli uomini del Capitano Cristinziano hanno individuato all’atto della perquisizione e che, pertanto, confermava anche la possibilità concreta che l’uomo potesse mettere in atto il suo intento a danno dell’ex moglie. I militari hanno quindi tratto in arresto il responsabile delle aggressioni, arresto che, nei giorni scorsi è stato convalidato.
A difendere la vittima l’Avv. Elisabetta Giordano dell’ufficio legale dell’Associazione Differenza Donna che gestisce il Centro antiviolenza Aretusa del Consorzio sociale del Vallo di Diano, Alburni e Tanagro. L’avvocata Giordano, insieme alle avvocate del centro e a tutte le operatrici, esprime profonda soddisfazione per il risultato ottenuto, esito di una fattiva collaborazione tra gli enti della Rete Territoriale, che risulta fondamentale affinché sempre più donne possano trovare il coraggio di poter chiedere aiuto e uscire dalla situazione di violenza.ÂÂ ÂÂ
Anna Maria CAVA