Ex tribunale, anche il M5s in campo per la riapertura del tribunale di Sala Consilina

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In queste ore si alza l’urlo per la riapertura del Tribunale di Sala Consilina. La volontà del Ministro Nordio di rimettere mano alla riforma per rimuovere le storture evidenziate all’indomani dell’attuazione della normativa così come decisa prima dalla Ministra del Governo Monti Paola Severino e confermata dalla Ministra del Governo Letta-Renzi Annamaria Cancellieri, ha spinto le forze politiche a far fronte comune per ottenere la riapertura del presidio di giustizia salese che, come più volte evidenziato, rappresenta il caso più eclatante tra le scelte dei tribunali da sopprimere.

Una battaglia che, già negli anni scorsi il consigliere regionale Corrado Matera aveva avviato attraverso una costante interlocuzione anche con altre regioni e associazioni italiane in campo per la revisione della riforma. Ulteriore supporto alla battaglia arriva dai senatori del Movimento 5 Stelle Francesco Castiello e Felicia Gaudiano che, con una nota stampa, sottolineando la validità di ogni azione messa in campo per la riapertura del tribunale di Sala Consilina, evidenziano come, la decisione assunta nel 2012 di chiudere il presidio, ha comportato un grave danno per le comunità coinvolte diventate fragili di fronte agli attacchi al territorio da parte della criminalità.

Concetti già ribaditi dal Consigliere Regionale Corrado Matera sia in occasione delle operazioni effettuate dai  Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina e sia a seguito dei dati emersi nei rapporti annuali della DDA. Tesi successivamente avvalorate anche dalle dichiarazioni espresse in occasione delle audizioni volute dall’On. Matera in Commissione Affari Regionali per dar maggior forza alla sua proposta di legge. “Il Vallo di Diano – dichiarano Castiello e Gaudiano – non può restare l’unico territorio in Italia ad avere la sede del tribunale in un’altra regione. Lo storico tribunale valdianese vanta due primati negativi: è l’unico tribunale ad essere stato accorpato ad un tribunale più piccolo, sia per carico di lavoro che per dipendenti, ed è l’unico tribunale ad essere stato accorpato in altra regione. La conseguenza è che cittadini e operatori sono costretti a recarsi in una regione diversa con competenza la Corte d’appello di Potenza anziché Salerno”.

I due senatori pentastellati parlano poi dei disegni di legge presentati con il fine di riorganizzare i servizi di giustizia territoriali e sottolineano: “Non è un problema di partiti,- continuano – ma è un problema del territorio, e tutte le forze politiche si devono riconoscere in questo obiettivo. La finalità ultima – sottolineano in conclusione – è garantire sicurezza e giustizia in un territorio vasto, dalle enormi potenzialità, per evitare penetrazioni della malavita organizzata o fenomeni di corruzione. La giustizia è sinonimo di qualità della vita e di sviluppo economico sano”.

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