Esportazioni, per l’Istat bene il comparto agroalimentare del Sud Italia

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Cresce l’export e cresce soprattutto l’esportazione nel settore agro alimentare con ottimi dati anche per il Sud Italia. Si confermano quindi i dati preventivi presentati da Svimez lo scorso ottobre per l’anno 2016 in cui era stato anticipata una crescita sostanziale del mercato agroalimentare anche in termini di esportazioni. Le conferme di questi dati arrivano dall’Istat che ha parlato in generale di una crescite dell’export che si sta avvicinando sempre più ai dati dell’import. Dati che però interessano i prodotti industriali che fanno registrare rispetto al 2015, un aumento delle esportazione ed una diminuzione delle importazioni.  Dalle pagine de Il Mattino emerge però un’analisi ben più approfondita con dati favorevoli per il meridione d’Italia. Su un totale dell’export nazionale di tutti i prodotti per 417 miliardi di euro, 38,4 miliardi derivano dal comparto agro alimentare con una grossa fetta del totale generale che è stata prodotta e distribuita dalle regioni del Sud Italia. Altro dato importante è l’ottimo risultato della Regione Campania che ha contribuito per oltre 2 miliardi di euro nel 2016 facendo registrare un aumento dell’1% rispetto al 2015. Dati negativi invece provengono dalla Puglia e dalla Sardegna. Il futuro del Made in Italy quindi lascia ben sperare seppur in una condizione di incertezza della politica internazionale che, secondo Coldiretti potrebbe preoccupare visti i casi recenti della Brexit, la nuova politica protezionistica di Trump e le future elezioni in Francia e Germania. Restano però delle certezze legate in particolare ad una maggiore attenzione e ad un più elevato gradimento del prodotto agro alimentare italiano soprattutto negli Stati Uniti. Tra i prodotti maggiormente richiesti all’estero vi è il vino, e l’olio. In ogni caso, l’esportazione si conferma tra le prevalenti misure per riaccendere l’economia italiana. Il trend positivo degli ultimi anni fa pensare ad un maggiore interesse verso il Made in Italy che potrebbe essere la giusta opportunità per rilanciare soprattutto le regioni del mezzogiorno

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