Precisazioni e puntalizzazioni in merito alla vicenda della donna trovata positiva al Coronavirus presso l’ospedale di Eboli, da parte del direttore sanitario Dott. Mario Minervini, che evidenzia come la donna ha avuto contatti limitatissimi in ospedale e che è stata da subito isolata da altri pazienti.
Il dott. Minervini riferisce, infatti, che la paziente  giunta dall’Ospedale Campolongo con diagnosi di Polmonite Nosocomiale è stata ricoverata direttamente presso il reparto di Medicina in stanza singola assistita e visitata da medici e personale dedicato e dotati di appositi Dispositivi di Protezione Individuale. Ipotizzata l’esistenza di criteri epidemiologici oltre che clinici, cono state tempestivamente messe in atto tutte le procedure previste per il caso sospetto di Covid 19, incluso isolamento, delimitazione dell’area ed effettuazione del tampone nasofaringeo, inviato al Laboratorio Cotugno.
Alla Luce della positività del tampone, dichiara ancora il direttore sanitario, ricevuto intorno alle 16,00 di ieri 6 marzo, si è subito provveduto ad identificare i contatti diretti ossia: 18 operatori sanitari tra medici, infermieri, personale di supporto e Operatori Socio Sanitari e del 118, per ricostruire la “catena di contagi” così da evitare l’ulteriore diffusione dell’infezione e a comunicarli al SEO territorialmente competente.
Contestualmente – comunica ancora il Dott. Minervini – è stato disposto il trasferimento della paziente al Cotugno e l’immediata sanificazione degli ambiente. È bene precisare, comunica ancora il direttore sanitario dell’ospedale Del DEA Eboli- Battipaglia-Roccadaspide – che la direzione sanitaria presidiale ha coordinato le varie operazioni supportata dai responsabili delle Unità Operative coinvolte e dal direttore del Dipartimento Area Critica, non alimentando dannosi allarmismi e in clima di massima collaborazione e disponibilità.
Â