Diga di Casalbuono, prosegue la fase di progettazione. In atto verifiche per la sicurezza dell’infrastruttura

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Prosegue la progettazione della Diga di Casalbuono uno dei grandi progetti che il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano- Tanagro, sta portando avanti al fine di migliorare il servizio irriguo sul territorio capace di soddisfare le necessità di acqua anche in periodi di siccità. Nei giorni scorsi, presso la sede del Consorzio di Bonifica a Sala Consilina, il presidente dell’ente Beniamino Curcio ha voluto effettuare un nuovo incontro per valutare lo stato della progettazione della Diga.

Un incontro a cui ha preso parte oltre al sindaco di Casalbuono Carmine Adinolfi, anche il sindaco di Montesano sulla Marcellana Giuseppe Rinaldi in quanto, il progetto potrebbe andare a toccare anche una parte del territorio comunale di Montesano.

Nel corso del confronto, svoltosi mercoledì scorso, i responsabili del progetto hanno svolto un’ampia panoramica in ordine al lavoro fin qui realizzato, evidenziando che in questa fase ci si sta concentrando in modo particolare sulle analisi e sulle indagini idrogeologiche ed idrauliche al fine di verificare l’idoneità delle aree individuate per la diga. Al momento quindi ci si sta soffermando su una prima fase di indagini che vengono eseguite con la massima scrupolosità al fine di garantire la massima sicurezza dell’opera con le verifiche sismologiche eseguite dal Prof. Crosta dell’Università Bicocca di Milano.

“Si tratta – ricorda il presidente dell’ente Beniamino Curcio – di un’opera riconosciuta di rilevanza strategica nazionale in quanto, pur realizzata nel Vallo di Diano risulta necessaria per tutto il Paese”. 2 milioni di euro il contributo concesso dal Ministero delle Politiche Agricole al Consorzio di Bonifica per la realizzazione dell’infrastruttura che svolgerà un ruolo decisivo sia nella regolazione dei flussi di piena, assicurando il deflusso ecologico anche nei periodi di forte magra del fiume Calore-Tanagro e sia come riserva idrica per l’innovazione e l’estensione dei sistemi irrigui consortili; produzione energia idroelettrica; sviluppo turistico naturalistico dell’area.

“Abbiamo posto le basi per avviare la fase del dibattito pubblico, – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Beniamino Cucio – azione, questa, prevista dalla legge e che abbiamo imposto come obbligo contrattuale al gruppo di progettazione. Con il dibattito pubblico, – assicura Curcio – si aprirà una fase di ascolto durante la quale saranno recepite istanze, dubbi, preoccupazioni da parte di chiunque interessato e sarà assicurata la dovuta attività informativa in ordine alle scelte progettuali che si andranno a compiere, le quali, ovviamente, non potranno prescindere da analisi ed indagini approfondite e da basi tecnico-scientifiche solide”.

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