Oltre un italiano su due (51%) quest’anno al rientro dalle vacanze ha scelto di acquistare prodotti alimentari tipici come souvenir per riportare a casa il ricordo dei sapori di villeggiatura e un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè nell’ultimo grande controesodo di agosto. Non solo. La tavola si classifica come la voce principale del budget delle famiglie in ferie in Italia con circa un terzo della spesa totale che è stato destinato al consumo di pasti.
La crisi – sottolinea la Coldiretti – ha spinto verso spese utili e i prodotti tipici vincono dunque su tutte le altre scelte. Tra le specialità più acquistate come souvenir primeggiano a sorpresa i formaggi davanti a salumi, dolci, vino e olio extravergine d’oliva. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza recente favorita – sottolinea la Coldiretti – dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati. La ricerca dei prodotti tipici è diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa con 320 specialità ad indicazione geografica riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5450 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 80mila operatori biologici e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica (www.campagnamica.it).
Particolarmente apprezzate, dal 72% dei vacanzieri, sono state le scelte alternative per conoscere una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi dove nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola. Molto gettonati secondo Terranostra e Campagna Amica i 25mila agriturismi presenti in Italia, spinti dalla ricerca di un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.