Consac annuncia. 8 depuratori hanno carenze. Solo due efficienti

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Dopo la denuncia di Cittadinanza Attiva sul cattivo funzionamento di alcuni depuratori nel Vallo di Diano, la Consac, con un nota stampa a firma del presidente Consac gestioni idriche spa Ing. Luigi Rispoli, conferma “le carenze infrastrutturali che caratterizzano molti depuratori.“La dotazione impiantistica del Vallo di Diano – prosegue la nota – presenta carenze rilevanti” e “già nella fase di ricognizione, propedeutica all’acquisizione delle gestioni da parte di Consac, sono state rilevate criticità strutturali”.  “Le carenze erano riferibili – riporta la nota – all’obsolescenza di elementi elettro-meccanici e di aerazione dei reflui e a carenze manutentive che riducevano l’efficienza degli impianti”.  La Consac annuncia che d’intesa con i Comuni erano state sviluppate sinergie che hanno contribuito a migliorare lo stato della depurazione e dei 10 impianti che l’ente gestisce nel Vallo di Diano (1 a Teggiano, 1 a Pertosa, 4 ad Auletta e 4 a Sala Consilina) solo “quello di Muro Maffuzio nel Comune di Auletta e quello di Teggiano possono essere ritenuti efficienti. Per tutti gli altri impianti sono state rilevate carenze tali da pregiudicare il buon esito del processo depurativo”. Nel prosieguo della nota la Consac specifica impianto per impianto le attività da svolgere e in atto per il miglioramento e rimarca che “l’attività svolta da Consac nei Comuni nei quali gestisce il servizio ha comunque registrato un notevole miglioramento delle attività depurative pur nelle grandi difficoltà connesse all’insufficienza ed obsolescenza degli impianti.  Consac ha supportato poi le amministrazioni locali nell’individuazione delle problematiche impiantistiche proponendo talvolta soluzioni di tipo consortile idonee a ridurre i costi di esercizio. L’orografia territoriale del Vallo di Diano – prosegue il comunicato – si presta particolarmente a realizzare una concentrazione spinta degli impianti, attività mai presa in considerazione data la limitata competenza delle circoscrizioni comunali.  Insomma un’utile e proficua sinergia per migliorare la situazione e per spendere in modo efficiente le poche risorse disponibili, nell’attesa che da parte del Governo e della Regione si concretizzi un flusso di investimenti tale da recuperare il gap impiantistico. Consac – conclude  – è pronta a mettere a disposizione le proprie conoscenze per portare alla luce le problematiche esistenti e ciò nella convinzione che in questo modo possa crescere la presa di coscienza di quanto c’è ancora da fare”. 

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