Capitaneria di Porto di Salerno sequestra 100 kg di tonno

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La Capitaneria di Porto di Salerno, diretta dal C.V. Gaetano ANGORA, continua l’assidua attività di contrasto alla pesca illegale del novellame di tonno rosso, particolarmente diffusa in questo periodo dell’anno, soprattutto nelle acque antistanti la costiera amalfitana. Il personale degli Uffici Locali Marittimi dipendenti, anche nella giornata odierna, durante controlli operati nel Comune di Maiori, ha eseguito un ulteriore importante sequestro di circa 50 esemplari di tonno del peso complessivo di oltre 100 Kg. Tale attività si inserisce nella più ampia operazione di contrasto alla pesca illegale che da tempo la Capitaneria di Porto ha in essere, e che ha consentito di arginare in modo significativo tale attività illecita tant’è che, sino ad oggi, la Guardia Costiera ha eseguito il sequestro di circa 500 Kg. di tonno rosso, procedendo ad inoltrare 11 comunicazioni di notizia di reato alla Autorità Giudiziaria. Le persone deferite alla Procura della Repubblica rischiano di essere condannate con pene sino a due anni di arresto o 12.000 euro di ammenda. Nonostante la vigenza di numerose norme che puniscono chiunque detiene esemplari di tonno rosso sottomisura, ivi compreso lo stesso acquirente (che rischia una denuncia penale se trovato in possesso del prodotto appena acquistato), in questo periodo dell’anno tale tipologia di pesca è particolarmente sostenuta, specie – come detto – nella costiera amalfitana, anche considerato che l’area in questione rientra nelle rotte migratorie dei banchi di pesce. Le ispezioni della Capitaneria di Porto, inoltre, sono stati estesi anche alle pescherie ed ai ristoranti, al fine di verificare che non vengano commercializzati illegalmente i tonni sottomisura. I controlli della Capitaneria di Porto continueranno senza sosta, e saranno impiegati sia i mezzi navali che quelli terrestri della Guardia Costiera, al fine di tutelare una risorsa fondamentale per la ripopolazione di una specie ittica che, negli anni scorsi, è stata oggetto di pesca indiscriminata che ha compromesso lo stock ittico.

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