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Il sindaco di Buonabitacolo Elia Rinaldi ha deciso di rimuovere dall’incarico di vice-sindaco Barbara Lepenta che ha rivestito il ruolo sin dall’insediamento del nuovo gruppo consiliare dopo le elezioni del 2014. Una decisione che ha portato alla nomina di vice-sindaco assegnata a Lucia D’Alessio. Si respira quindi aria di tensione all’interno dell’amministrazione comunale di Buonabitacolo che per la composizione prevalentemente rappresentativa di giovani e nuovi volti, aveva fatto respirare aria di cambiamento nella politica non solo di Buonabitacolo ma per l’intero territorio. Tutto però ora viene rimesso in discussione. Dopo l’assenza in consiglio comunale di numerosi consiglieri, i malumori all’interno del gruppo sembravano evidenti e le motivazioni sembra siano riconducibili alla revoca di una delega assegnata ad un assessore esterno al consiglio comunale. Già nei mesi precedenti, comunque, alcune notizia avevano lasciato trapelare divergenze e contrasti all’interno del gruppo guidato da Elia Rinaldi tanto da portare lo stesso Sindaco ad inviare una lettera personale ai suoi consiglieri per cercare di riportare l’attenzione sul ruolo ricoperto.
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Nella lettera, infatti, si fa cenno a mesi di amministrazione non sempre facili e non soltanto per la gestione di vicende complicate ma anche per la conduzione e la gestione del gruppo amministrativo che si è rivelata, secondo quanto scrive Rinaldi, una fatica immane. La lettera datata 5 febbraio iniziava con la frase di Kennedy “Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”, una frase che dovrebbe essere probabilmente il motto di chiunque si avvicini al mondo della politica e non solo. Nel testo Elia Rinaldi chiedeva una decisa inversione di passo ed una chiamata alla responsabilità da parte di tutti, ammettendo anche di aver commesso degli errori egli stesso nel suo ruolo, “tuttavia – si legge nella lettera – ti invito (invito rivolto ad ogni singolo consigliere) a guardare avanti. Abbiamo il dovere morale, prima ancora che politico, di dare una speranza alla nostra comunità. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti, alle persone che amiamo. Abbiamo ancora tanto da fare. Ci sono questioni urgenti da affrontare e altre da programmare e ognuno potrà scegliere liberamente un tema, un progetto, un’iniziativa o un settore da portare avanti. Si potrà lavorare da soli o in gruppo. Poco importa. Ciò che conta è “fare”. Credo sia il momento di fare un passo in avanti”. Nella lettera inviata ai membri del gruppo consiliare il primo cittadino, ammette l’esistenza di dissaporti all’interno del gruppo da lui guidato me chiede anche un cambiamento per il bene del paese “Mettiamo da parte piccoli rancori, gelosie, dicerie, divisioni e pensiamo a cosa fare davvero per cambiare il nostro Paese. Siamo giovani, non lo dimentichiamo. – continua ricordando come la composizione del gruppo è prevalentemente formata da giovani e molti di loro alla prima esperienza politica -. A noi spetta il compito di non sciupare l’occasione di aprire il futuro alle nuove generazioni. Improntiamo i nostri comportamenti al rispetto delle istituzioni che rappresentiamo, per ristabilire la sacralità istituzionale anche tra i cittadini. Ciò comporta ovviamente l’assunzione doverosa di atteggiamenti e contegni consoni al ruolo. Adesso dobbiamo governare la nostra comunità – conclude Elia Rinaldi – con umiltà, serietà e coraggio”. La lettera inviata come detto lo scorso 5 febbraio, quindi già un mese fa, termina rivolgendo a tutti un augurio di buon lavoro.