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Consiglio comunale a gran completo e pubblico delle grandi occasioni ieri pomeriggi nella sala consiliare del Comune di Auletta. Una dozzina di cittadini erano presenti tra i banchi del pubblico per l’assise che si teneva a distanza di due mesi dalla precedente. Otto i punti all’ordine del giorno. L’adesione all’Ente Idrico Campano che porterà ad un impegno di spesa di 0,50 centesimi per abitante, l’adesione alla Campagna di riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni, ,la modifica al regolamento per la disciplina della IUC che ha portato all’accoglimento parziale della proposta della minoranza consiliare che chiedeva di esentare dalla Tari i cittadini interessati dalla frana della SS 19 delle Calabrie che la maggioranza ha rimodellato garantendo il 15% di sconto sulla tariffa a cui si potrà aggiungere il 15% di riduzione a domanda per l’umido a coloro che vivono in zone rurali. Poi è stata approvata la variante del perimetro degli isolati nel Piano di Zona in Località Ciceglie. Sul punto 7, il sindaco dopo aver delucidato sullo stato della situazione della SS19 delle Calabrie si è parlato dell’affaire che ha coinvolto l’ormai ex Assessore Filippo Lupo che aveva definito fannulloni i dipendenti comunali. Una dichiarazione a cui erano seguite le dichiarazioni del resto della maggioranza, che aveva fatto fronte comune con i dipendenti e la lettera degli stessi dipendenti che, nel ringraziare il sindaco e i consiglieri comunali delle parole di sostegno, si rammaricavano per la mancata soddisfazione ricevuta riferendosi, forse, ai mancati provvedimenti presi dall’amministrazione nei confronti dell’allora assessore Lupo. Provvedimenti presi successivamente grazie all’assist del difensore civico che richiedeva la parità di genere in giunta e voilà ecco la, tra virgolette, soddisfazione per i dipendenti comunali: Filippo Lupo non più assessore e sostituito. Proprio in merito ai dipendenti comunali, se dai banchi della minoranza si è sottolineato la necessità che tale discussione dovesse avvenire a porte chiuse e non a seduta aperta, l’ormai ex assessore Lupo, che ha rinunciato a sedersi alla sinistra del primo cittadino e ha preferito non rientrare nei banchi nella maggioranza, ha letto un documento in cui riconferma il suo pensiero che era un modo per sollevare un problema. “Una buona amministrazione funzioni sulla base di obiettivi prefissati e sul controllo del grado di raggiungimento di tali obiettivi. Obiettivi – dichiara Lupo – che devono essere fissati da chi amministra e non da chi esegue. Noi amministratori non abbiamo mai saputo quali fossero i lavori che si eseguivano sul territorio. […] Ritenevo che noi amministratori dovessimo sapere su quali cantieri i nostri operai fossero impegnati, e se quali cantieri rientrassero tra i nostri programmi e priorità”. Poi l’affondo agli operai: “Sbagliano i tempi e i luoghi, quando piove piuttosto che eseguire i tanti lavori interni, restano al coperto senza fare nulla. Quando il tempo è buono e quindi permette di effettuare tutti gli interventi all’esterno, cosa fanno? Si prendono la giornata di riposo”. Per Lupo il problema è di chi li controlla e dirige. Girano sul territorio con automezzi del comune senza sapere perché e per cosa. C’è anche l’affondo di Lupo al consigliere delegato al personale Parisi il quale come si evince dal testo secondo Filippo Lupo a causa di problemi logistici non avrebbe tempo e non garantirebbe la presenza necessaria per direzione e controllo del personale”. “Un’amministrazione deve dirigere e controllare e non farsi dirigere”, questo il concetto sottolineato con forza dal consigliere Lupo come se volesse dire che, ma andiamo ad interpretazione e quindi siamo soggetti ad errore, sia qualcuno, non certo un amministratore a dirigere e controllare. Il sindaco Pessolano ha precisato che compito della politica è dare un indirizzo politico ma non ha compito di controllo sottolineando come un consigliere comunale non ha alcun diretto a portarsi i dipendenti comunali sotto casa per alcuni lavori o tanto meno un amministratore comunale può partecipare a gare d’appalto. Il consiglio comunale si è chiuso con il punto 8 e il no all’abbattimento della fontana davanti la statua della Madonna in piazza “Bernardet”.