Atena Lucana, vicenda accoglienza migranti. L’esempio di Atena su Tg3 Campania

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Fa discutere e non poco l’iniziativa del sindaco di Vitulano NEL BENEVENTANO che ha deciso di bloccare la strada per impedire l’accesso a nuovi migranti sul territorio comunale. Un caso che ha riportato alla ribalta la questione accoglienza nei piccoli centri con rai Tre Campania che, nel tg serale, ha messo a confronto il caso di Vitulano con Atena Lucana. Nel tg delle 19,30 le interviste realizzate al vice sindaco e ai responsabili dei due centri di accoglienza presenti ad Atena uno gestito dalla Caritas e l’altro privato, che arrivano ad accogliere 68 migranti rispetto ai circa 10 previsti dal piano del governo. Un dato che fa riflettere e che mette in evidenza le diversità tra i due comuni campani con il comune di Vitulano di circa 3 mila abitanti con un centro sprar che ospita circa una trentina di migranti al quale ne erano stati assegnati altri 34 provenienti da un centro chiuso a Benevento e che dovevano essere accolti in una struttura che poteva ospitare massimo 12 persone, mentre Atena Luana che conta circa 2 mila abitanti, ospita ben 68 migranti ma in due centri. Un esempio di accoglienza raccontato dal tg regionale con l’intervista realizzata dal vice sindaco Sergio Annunziata che ha parlato proprio dell’ospitalità del comune dove i ragazzi vengono anche aiutato ad inserirsi nel mondo del lavoro. Annunziata ha commentato ulteriormente quanto sta accadendo in Campania. Sul suo profilo facebook evidenzia le responsabilità del governo con una gestione ritenuta attendista e che sta portando a trasformare il sentimento di solidarietà e accoglienza presente nei cittadini in un sentimento di disagio e critica dovuto spesso, secondo Annunziata, anche da una cattiva informazione e dagli scandali che evidenziano gestioni economiche di sfruttamento e non di accoglienza. “Spendere 1.200 euro al mese per un migrante – scrive Annunziata – rispetto a cittadini italiani disoccupati che chiedono sussidi di 500 euro, o di famiglie con figli adulti in casa disoccupati, crea disagio, protesta e rabbia, nella gran parte degli Italiani, tale da mettere in secondo piano la solidarietà, carità e umanità. Il sistema va rivisto – prosegue Annunziata – e i 4 miliardi spesi per la vicenda migranti vanno utilizzati diversamente”

 

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